Oggi celebriamo la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria ad Elisabetta; ricorre anche il 5° anniversario della Beatificazione di Madre Speranza di Gesù, fondatrice della Famiglia dell’Amore Misericordioso che ospita il Capitolo qui a Collevalenza.
Ha presieduto la S. Messa Fra James McCURRY Ministro della Provincia della Nostra Signora degli Angeli in USA. Nella sua Omelia, Fra Jude ha indicato Maria come la nuova arca dell’alleanza; essa porta al mondo la misericordia di Dio attraverso il suo Figlio Gesù. Dobbiamo pregare Maria nostra Madre, perché ci aiuti a vivere e portare la misericordia di Dio in questi tempi difficili.
I lavori in aula iniziano con gli auguri per il 46° compleanno di Fra Leo PAYYAPPILLY Ministro della Provincia di San Massimiliano M. Kolbe in India, a Fra Stanisław STROJECKI per il suo 39° anniversario di Sacerdozio e per i 16 anni della Provincia di San Massimiliano M. Kolbe in Brasile.
Le votazioni riguardano gli Statuti generali al capitolo VI: il governo dell’Ordine. La discussione si è soffermata soprattutto sulle norme per il Capitolo generale, provinciale e custodiale, in particolare su come devono essere scelti i vocali.
Altro argomento oggetto di ampio dibattito, è stata la visita canonica; in particolare il Capitolo chiede al Ministro generale o al suo delegato, di visitare le Province almeno una volta ogni quattro anni; è chiesta poi una verifica dopo un anno dalla visita, nel caso siano state fatte delle osservazioni e richieste.
Terminate le votazioni sugli Statuti, si è proceduto alla discussione dei testi alternativi e iuxta modum. Alla discussione è presentato un testo sulle condizioni necessarie per l’erezione di una Custodia provinciale; viene approvato che sono necessari almeno 4 Conventi e 15 Professi solenni. Parallelamente si approva una norma, dove si chiede la ridefinizione giuridica di una Custodia provinciale, se scende sotto i 4 Conventi e i 15 Professi solenni.
La giornata termina con una preghiera mariana nella cripta del santuario della Divina Misericordia; i Capitolari vogliono ancora affidare a Maria, Madre di Dio e Madre nostra, le nostre fraternità e tutti i popoli del mondo.
Fra Aurelio ERCOLI, cronista
Oggi celebriamo la festa della Visitazione. Le letture sono ricche e ci danno tanti stimoli su cui meditare. Vorrei basare questa riflessione su un unico versetto del Vangelo della Visitazione.
Alla fine del testo, sentiamo che Maria è rimasta con Elisabetta per tre mesi e poi è tornata a casa sua. Nel versetto che segue, che non si legge quest’oggi, si racconta della nascita di Giovanni il Battista. Sembra quasi che Maria sia andata a casa, prima della nascita di Giovanni. Perché Luca ci parla in questi termini?
Tradizionalmente, si dice che la visitazione è accaduta in Ein Kerem, fuori Gerusalemme. Dall’altra parte della valle, si trova Abu Gosh. Questo è il villaggio dove Davide ha lasciato l’Arca dell’alleanza, quando uno dei suoi soldati morì per averla toccata. Davide ha lasciato l’Arca ad Abu Gosh per tre mesi.
Luca ci sta indicando che Maria è la nuova Arca dell’alleanza. Come Dio è apparso al suo popolo sopra l’Arca, cosi Gesù il Figlio di Dio, verrà da Maria.
S. Francesco ci ricorda che dobbiamo essere come Maria, per portare la presenza di Cristo nel mondo. Questo significa che dobbiamo essere anche come l’Arca, che contiene e manifesta quello che è più prezioso; per noi è il Figlio di Dio, il Figlio di Maria, nostro Signore e nostro tutto.