La giornata è iniziata con l’incontro in aula capitolare alle ore 10.00, con gli auguri a Fra Miljenko HONTIĆ della Provincia di San Girolamo in Croazia per i 27 anni di Sacerdozio.
Fra Jerzy NOREL della Provincia di San Massimiliano M. Kolbe in Polonia (Danzica) ha presentato il corso interobbendienziale “Emmaus”. Questa è un’iniziativa di formazione permanente in lingua italiana, coordinata dalla comunità interobbedienziale e dalla Custodia di Terra Santa OFM. Il corso è rivolto ai frati con almeno 10 anni di Professione solenne, per un rinnovamento spirituale e riprendere il cammino con più coraggio. Dura 5 settimane, tra il 28 Settembre e il 3 Novembre 2019; ci sarà poi un’altra edizione nel 2020 ma sarà in lingua inglese. Il numero dei partecipanti è limitato a 12 Frati, 6 per famiglia, per offrire una vera esperienza fraterna. L’iscrizione va presentata entro 15 Luglio 2019.
Fra Leo PAYYAPPILLY Ministro della Provincia di San Massimiliano M. Kolbe in India, interviene facendo una sintesi della situazione della regione del Kerala, colpita l’anno scorso dall’alluvione. Ha presentato un rendiconto di quanto è stato offerto dalle nostre giurisdizioni, e ringraziato tutti i confratelli per l’aiuto e la vicinanza.
Si riprende la discussione sulla mozione del finanziamento delle missioni riformulata dal Consiglio di Presidenza. La nuova mozione adesso ha per titolo “progetti missionari”, ed è presentata da Fra Francesco RAVAIOLI della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova (Italia Nord). Il Capitolo generale chiede al Ministro generale con il suo Definitorio, di valutare la creazione di un ufficio per promuovere i progetti missionari dell’Ordine, nell’ambito della riorganizzazione del Segretariato per l’animazione missionaria. Dopo il dibattito, la mozione è approvata senza iuxta modum.
Si passa poi alla discussione sulla Ratio Studiorum. Fra Emanuele RIMOLI Segretario actuario del Capitolo, interviene per raccontare in breve come si è arrivati al testo attuale della Ratio. In particolare sono stati ascoltati i centri di studio dell’Ordine; il materiale raccolto è stato infine sistematizzato cercando di affrontare tutte le problematiche proposte. Si prosegue con il lavoro di gruppo nei Ceti, che si confrontano su quali sono i punti di forza del testo, quali le problematiche e quali i suggerimenti da fare.
Nel pomeriggio i segretari dei Ceti riportano in aula la sintesi delle discussioni svolte. Si passa poi, alla votazione della mozione preparata dal Consiglio di Presidenza per il Discepolato Francescano e la Ratio Studiorum. Il Capitolo generale chiede al Ministro generale con il suo Definitorio di revisionare il Discepolato Francescano e la Ratio Studiorum, tenendo conto dei suggerimenti ricevuti in assemblea. Il Discepolato Francescano sarà approvato ad experimentum dal Definitorio entro il 2022 e sottoposto all’approvazione del Capitolo generale ordinario del 2025. La Ratio Studiorum sarà approvata in maniera definitiva dallo stesso Definitorio entro il 2022, perché non è richiesta dalle Costituzioni l’approvazione del Capitolo generale.
I Capitolari ritornano ad incontrarsi nei Ceti, per dare indicazioni sul prossimo Capitolo generale ordinario 2025, come è chiesto dal Direttorio. In aula vengono riportati i suggerimenti raccolti dai Ceti; l’indicazione prevalente è rimanere ad Assisi o dintorni, cercando di ridurre i tempi dei lavori capitolari.
La giornata termina con la S. Messa e un momento di festa “finale” dopo la cena, in quanto i lavori capitolari probabilmente si concluderanno domani.
Fra Aurelio ERCOLI, cronista
In questo bellissimo passo della Seconda Lettera ai Corinzi, sentiamo S. Paolo parlare di sé e degli Apostoli come vasi di creta. Mentre contengono un tesoro nascosto, cioè la vita, la morte e risurrezione di Cristo, loro stessi riconoscono di essere fragili. Erano bastonati, flagellati e imprigionati. I nemici della fede potevano facilmente ucciderli, ma la Parola di Dio non può essere imprigionata.
Giunti alla conclusione di questo Capitolo, è cosa buona riflettere su noi stessi e gli altri frati. Noi siamo quello che siamo. Abbiamo tanti buoni frati, e tanti che vogliono essere buoni. Abbiamo le nostre mancanze e facciamo degli sbagli. Però, malgrado questo, Dio agisce attraverso di noi. Se abbiamo dei dubbi, possiamo chiedere alle persone con cui lavoriamo. Con poche eccezioni, tutti parlano bene di noi e di quello che facciamo.
Sì, siamo vasi di creta, però il tesoro brilla attraverso di noi. Ringraziamo Dio per questo dono. Quello che Dio fa attraverso di noi è tanto più grande di quello che potevamo sperare.