Oggi è la memoria liturgica dei Santi Martiri dell’Uganda: Carlo Lwanga e compagni; la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Fra Franco Buonamano Ministro della Provincia Italiana di S. Francesco d’Assisi (Italia Centro).
Auguri alla Delegazione provinciale in Uganda e al neo-eletto Segretario generale Fra Tomasz SZYMCZAK per il suo 13° anniversario di Sacerdozio.
I lavori capitolari riprendono con Fra Jerzy NOREL della Provincia di San Massimiliano M. Kolbe in Polonia (Danzica), che presenza la 2° mozione: il Capitolo generale chiede al Governo dell’Ordine di proseguire il “Progetto S. Bonaventura”, cioè di formare e preparare nuovi docenti e animatori, per i nostri centri di formazione e per i corsi di formazione permanente promossi dalle Federazioni e dall’Ordine; chiede anche di favorire la collaborazione tra i Centri di studio dell’Ordine, attraverso l’interscambio dei docenti e dei frati esperti in varie discipline riguardanti il carisma, la storia e la tradizione dell’Ordine. La mozione viene votata dopo la discussione ed approvata con alcuni iuxta modum.
Nel pomeriggio c’è la discussione e il voto su alcuni iuxta modum che erano stati presentati nei giorni precedenti. Il primo ad essere approvato riguarda la Provincia che scende sotto i 40 Professi solenni e 5 Conventi; ordinariamente questa cessa di avere i requisiti per essere Provincia ed entra in una fase di transizione. In questo caso il Ministro generale deve procedere alla rivitalizzazione della giurisdizione, o alla sua ridefinizione giuridica.
Un altro iuxta modum riguarda la fissazione dei contributi per la solidarietà all’interno di una giurisdizione; questa scelta spetta al Capitolo provinciale o custodiale, o al Ministro provinciale con il suo Definitorio, o al Custode con il suo Definitorio.
È approvato poi un articolo riguardo l’Assistente internazionale della MI che è il Ministro generale; quest’ultimo, sentito il suo Definitorio, può nominare un confratello come suo delegato.
Viene discusso ed approvato un testo alternativo, che precisa gli ambiti della formazione iniziale e permanente; è chiesto di dare attenzione alla dottrina sociale della Chiesa e alla sua applicazione pratica, pastorale ed omiletica.
Altro testo alternativo ad essere discusso e approvato, riguarda i progetti dell’Ordine e delle giurisdizioni; questi debbono sempre tenere conto della priorità della sequela di Cristo nella vita fraterna e nella formazione.
Infine è stato approvato un testo nuovo che prevede la possibilità per il Ministro generale, consultate le Federazioni, di nominare fino a sette vocali per il Capitolo generale, che siano Professi solenni non Sacerdoti.
Fra Aurelio ERCOLI, cronista
Oggi celebriamo la Memoria dei Martiri Carlo Lwanga e compagni. La prima lettura è tratta dal Secondo Libro dei Maccabei; si racconta di una madre e dei suoi sette figli uccisi durante la persecuzione di Antioco Epifane, come martiri per la fede. Nel Vangelo ascoltiamo Gesù che ricorda ai suoi Discepoli che avranno difficoltà nel mondo, ma Lui ha vinto il mondo.
Queste letture ci chiedono di vedere le cose da due punti di vista differenti: quello che accade storicamente e il suo significato più profondo, cioè quello che è verità. Quando abbiamo toppe cose da fare, anche se sono compiti buoni e lodevoli, non abbiamo il tempo di contemplare il livello più profondo delle cose e dimentichiamo di giudicare le cose a livello spirituale.
Un fratello che muore nel bunker di Auschwitz, è in realtà un Santo che ama Dio, i fratelli e i suoi stessi nemici fino alla morte. Un frate che dopo tanti anni è vissuto dentro un incarico di autorità, passa adesso ad un altro ruolo nella comunità senza essere più superiore; può essere un frate che accetta il cambio come volontà di Dio e trova significato in qualsiasi cosa fa. Così un frate che non può curarsi perché è malato o anziano, e dev’essere assistito dagli altri; può essere un frate che accetta l’assistenza dei confratelli e ridefinisce il suo ruolo, come uno che può dare al fratello la possibilità di esprimere l’amore e il servizio nella cura verso di lui. Tutto dipende di come si guarda la situazione.