Oggi per il Capitolo è una giornata di riflessione e di preghiera.
Alle ore 10.00 il Ministro generale ha presentato il relatore: Card. Luis Antonio GOKIM TAGLE Arcivescovo metropolita di Manila — Filippine e Presidente della Caritas internazionale.
Nel suo primo intervento, il tema è stato quello della “profezia”. Secondo l’Arcivescovo tutti i religiosi devono interrogarsi sulla propria modalità di annuncio del Vangelo. Questo nostro tempo vive la difficoltà della globalizzazione, possiamo sapere tutto di tutti ma abbiamo difficoltà nell’annunciare la verità che salva.
Come annunciatori di Cristo, la più grande sfida che ci si pone di fronte è quella di essere troppo preoccupati dalle strategie, dalle tecniche della comunicazione, quasi dovessimo essere degli esperti pubblicitari. Il nostro parlare invece deve liberare le persone, non deve manipolarle come spesso fanno i media, interessati più a sbalordire che a offrire verità.
La soluzione sta nel seguire il modello di Gesù Cristo, che ha predicato sempre a partire delle realtà umane e concrete, ed ha cercato prima di tutto di entrare in relazione con le persone. Il mondo ha bisogno di testimoni. Per questo il Cardinale ha concluso il suo intervento ricordando alcune situazioni concrete, ad esempio in Siria, Libano e Filippine. In queste realtà si deve fare silenzio di fronte alle miserie, e al tanto bene che si può incontrare nelle persone tribolate. In questo i religiosi possono essere profeti, annunciando la salvezza di Cristo Risorto cercando di essere autentici e coerenti con quanto predicano.
C’è stata poi alle 11.30, la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica Inferiore di S. Francesco. Ha presieduto lo stesso Mons. Luis Antonio attorniato dai Capitolari, i confratelli della comunità del Sacro Convento e numerosi fedeli laici. Dell’omelia in italiano e inglese, ha colpito in modo particolare, la semplicità con cui ha proposto il Vangelo del comandamento dell’amore. Coloro che sono sposati sono stati chiamati ad alzare la mano, e rivolgendosi a loro l’Arcivescovo ha invitato ad amare il coniuge e i figli, come ama lo stesso Gesù che mai ci abbandona. Si è rivolto poi ai religiosi, scherzando sul non aver alzato la mano, e invitando ugualmente ad amare come Gesù ama, cioè rimanendo sempre accanto ai fratelli.
Nel pomeriggio c’è stata la preghiera dei Vespri alle ore 17.00; è seguita la seconda relazione sul tema della missione di fronte ai cambiamenti. Il Cardinale ha affermato che la vita umana è sempre segnata dai mutamenti; tutto sta nel cogliere ogni momento dell’esistenza come un’opportunità positiva. Anche essere chiamati alla responsabilità di Ministro generale può essere recepito come una benedizione, aldilà di tutte le fatiche che comporta.
Ha chiesto poi ad ogni Capitolare di fare un’analisi di coscienza: quali cambiamenti in noi stessi, nei fratelli, nella Chiesa e nella società, desideriamo oppure temiamo? In questo momento storico il cambiamento più forte è dato dallo sviluppo di internet; sappiamo vederne le opportunità per la nostra missione? Sono tante le opportunità di rinnovamento per la Chiesa; bisogna essere capaci di dialogo, condivisione e vita nuova verso tutti gli uomini.
Infine c’è stata la possibilità di dialogo con Mons. Luis Antonio. L’invito importante che ha consegnato a noi Conventuali è quello di essere santi, dentro la semplicità e la difficoltà quotidiana di ogni ambito sociale.
Fra Aurelio ERCOLI, cronista